Si accende il clima della campagna elettorale a Genova dopo il confronto pubblico tra i candidati sindaci organizzato dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici (ANDE). L’assenza della candidata del centrosinistra Silvia Salis, che inizialmente aveva confermato la propria partecipazione all’incontro, ha scatenato una dura reazione politica.
A criticare apertamente il comportamento della candidata, già pungolata da Piciocchi ai microfoni dei giornalisti presenti, è l’assessora comunale e candidata della Lega, Paola Bordilli, che in una nota afferma: “Al momento di confronto organizzato oggi pomeriggio dall’Associazione nazionale Donne Elettrici (Ande) la candidata a sindaco del centrosinistra, che inizialmente aveva dato la sua adesione, a differenza di Pietro Piciocchi non si è presentata e senza addurre alcuna motivazione. Non si tratta soltanto di una mancanza di rispetto verso una storica Associazione femminile attiva a livello nazionale nell'ambito delle Pari opportunità da parte di chi, peraltro, si attribuisce in modo ipocrita la figura di ‘paladina’ delle donne”.
Bordilli prosegue: “Essendo vuota di contenuti, piena di spocchia e del tutto impreparata, la candidata del Pd e compagni teme il confronto con gli altri candidati e fugge. Certo, è facile partecipare a un incontro con domande e interventi già previsti in anticipo e leggere la ‘velina’, ma in questo caso il pubblico delle Donne Elettrici avrebbe fatto domande anche a sorpresa”.
“L’episodio di oggi - continua - fa capire a tutti, ancora una volta, quanto questo ‘specchietto per le allodole’ sia pilotata dai partiti. Altro che candidata civica”.
Tra le critiche mosse anche la proposta della candidata progressista di uno sportello per i diritti civili e LGBTQIA+, definita da Bordilli “discriminatoria e anacronistica”: “Dopo avere lanciato il discriminatorio e anacronistico ‘Sportello dei diritti civili per i diritti civili e Lgbtqia+’ , non si è presentata a un momento di condivisione con altri candidati con le Donne Elettrici, di fatto escludendole”.
Infine, l’assessora chiude con un messaggio rivolto agli elettori:
“Le genovesi e i genovesi non meritano il vuoto, le ipocrisie e le contraddizioni, ma trasparenza, serietà, impegno e onestà intellettuale per un prospero futuro e un concreto sviluppo della nostra Città”.














