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Attualità | 23 aprile 2025, 08:00

Sampierdarena, dopo San Teodoro non si ferma l'emorragia del commercio tra chiusure e richiesta di sicurezza

Sarebbero tre i negozi pronti ad alzare bandiera bianca, due in via Rolando e una in zona Fortezza, a fronte di un dilagare incontrollato di grande distribuzione. Il presidente del Municipio Colnaghi: "Necessarie nuove politiche per incentivare ad aprire attività 'sane'"

Sampierdarena, dopo San Teodoro non si ferma l'emorragia del commercio tra chiusure e richiesta di sicurezza

Non solo l'addio a Castaldi: non si ferma qui l'emorragia nel commercio storico nel territorio del Centro Levante di Genova. Dopo le b calate a San Teodoro, nella vicina Sampierdarena si parla, al momento senza conferma, della possibile chiusura di almeno altre due attività in via Rolando, e una in zona Fortezza

Tre, nel giro di pochi mesi, che starebbero per alzare bandiera bianca a fronte di un dilagare incontrollato di grande distribuzione, che ha finito per accendere i fari sulle difficoltà del piccolo commercio, mettendo in crisi non solo i negozi di vicinato ma cambiando radicalmente anche l'approccio agli acquisti in città.

C'era una volta Sampierdarena. Ma se non c'è passaggio, non c'è commercio; senza commercio non ci sono insegne, senza le insegne accese, anche il quartiere va in sofferenza, preda di insicurezza.

Non succede solo qui, ma nel perimetro del Centro Ovest il problema prende proporzioni macroscopiche, una cartina di tornasole di quello che vive anche il resto della città, tra vie commerciali riempite di loghi low cost che la sera spengono le luci alle 20 e lasciano intere fette del centro urbano 'terra di nessuno'. Dopo la crisi provocata dall'arrivo del primo grande centro commerciale di Sampierdarena, la Fiumara, che tra aree shopping e torri appartamento ha trascinato nella difficoltà buona parte del commercio di via Cantore, la mazzata finale è arrivata con la 'nuova' (ndr: ormai non più tanto) viabilità di lungomare Canepa e con l'installazione di Esselunga a Dinegro. Un bypass che salta un intero quartiere. E il problema rischia di non fermarsi qui, su un tessuto commerciale già ferito.

"Avevamo fatto una valutazione qualche anno fa - racconta il presidente uscente del municipio, Michele Colnaghi - 1/4 delle saracinesche di Sampierdarena erano abbassate, di cui una grossa parte rappresentata dagli oltre 80 voltini di via Buranello". Quelli sottostanti la linea ferroviaria, che tanti ricordano cuore del commercio.

"Ci sono state ulteriori chiusure e sicuramente l'apertura di un ipermercato a due passi dal centro del quartiere non ha aiutato - dice Colnaghi nell'analizzare la situazione - i commercianti in più occasioni hanno chiesto che fosse ripristinato l'accesso arrivando da ponente per entrare a Sampierdarena: ora o si entra alla Fiumara o si tira dritti dalla Guido Rossa, oltrepassando il quartiere. E con il progetto dei 4 Assi, che prevede la perdita oltre 100 parcheggi tra via Sampierdarena e via Cantore, nell'impossibilità di potersi fermare e fare acquisti, la situazione non potrà migliorare".

"Non solo una moria ma una difficoltà che investe anche i mercati coperti, ai Tre Ponti ci sono solo 3 banchi di frutta e verdura, il mercato di Dinegro è in difficoltà enorme. E' cambiato il modo di far la spesa ma questo boom della grande distribuzione non aiuta". Non solo. "Come municipio abbiamo istituito il Tavolo del commercio, con a presiederlo un commerciante di piazza Vittorio Veneto, l'ottico Maurizio Gambari - precisa Colnaghi - e abbiamo tenuto diverse sedute su rilancio e sicurezza. Perché sì, i negozi sono anche un presidio del quartiere, punti luce che aiutano la sicurezza e la vivibilità. Ma sono stati tante volte snobbati dalla giunta".

Sollevato anche il tema del progetto dei Quattro Assi che viene considerato "un problema non solo come riorganizzazione dei posteggi, o degli stalli cancellati, ma anche per il posizionamento delle pensiline.  Ci vorrebbero - conclude - nuove politiche per incentivare ad aprire attività 'sane' all'interno del quartiere".

Valentina Carosini

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