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Meraviglie e leggende di Genova | 04 maggio 2025, 08:00

Meraviglie e leggende di Genova - La Marinetta, l’osteria sul mare che divenne poesia

Tra gli scogli di San Giuliano si nascondeva un salotto letterario che ammaliò diversi poeti. Tra tutti, Guido Gozzano che all’Osteria divenuta poi ‘dei Poeti’ dedicò numerosi versi consegnando all’immortalità questo luogo oggi scomparso

L’infrangersi delle onde contro gli scogli, l’odore di salsedine che si propagava nell’aria. Il sole a scaldare il profilo del litorale a ogni stagione.

Quello che si poteva godere dalla Marinetta, era un paesaggio speciale. 

Lo sapevano bene i poeti che, dalla metà dell’Ottocento, in questo luogo magico, oggi perduto, avevano trovato un ambiente unico capace di fare da cornice a una sempre più fervente attività culturale.

Certo, a incuriosire subito erano le pietanze portate in tavola e consumate con gli occhi incollati sul mare, ma non mancavano mai le risate tra amici e un fervido ambiente di confronto in cui si faceva tanta poesia.

Tra tutti, ad amare in modo viscerale questo luogo era Guido Gozzano, il poeta crepuscolare per eccellenza, che in questa trattoria nascosta tra gli scogli di San Giuliano trovava rifugio e sollievo per il corpo malato e per l’anima inquieta.  

Bicocca d’estate, è più bicocca d’inverno”, scriveva ironicamente in una lettera, aggiungendo però: “La vista del mare glorioso con la sua grandiosa potenza” gli offriva una bellezza silenziosa e confortante.

Natura e mare, semplicità e malinconia per Gozzano sono stati tutti perfettamente incarnati dalla Marinetta che ha influenzato in maniera diretta diverse sue opere come ‘Convalescente’, ‘Via del Rifugio’ e ‘Nell’abbazia di San Giuliano’, garantendogli una grande ispirazione.

Nata per essere un’osteria di pescatori, la Marinetta divenne nel corso dell’Ottocento un vero e proprio salotto culturale dove si potevano incontrare scrittori, artisti e intellettuali.

Fu proprio questo via vai di personalità illustri che la trasformò in ‘Osteria dei Poeti’. Ai tavoli, oltre a Gozzano, si potevano incontrare Giuseppe De Paoli, Pierangelo Baratono e Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, intenti ad alternare un piatto di lasagne a rime proposte poi dalle pagine di riviste quali, per esempio, La Riviera Ligure.

Oggi la Marinetta fa parte del troppo lungo elenco di luoghi della Genova scomparsa.

Quando venne avviata la costruzione di corso Italia, tra il 1909 e il 1915, la zona cambiò drasticamente il suo volto: le antiche osterie, le piccole baracche e tutto ciò che era consuetudine di quella zona della città scomparve per lasciare spazio alla grande promenade dal suggestivo affaccio.

Ma le poesie di Gozzano hanno consegnato all’immortalità questo luogo, salotto della cultura cittadina a pochi passi dal mare.


 

Isabella Rizzitano

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