/ Politica

Politica | 27 maggio 2025, 11:00

Elezioni comunali, Alessandro Terrile si schermisce: "Vicesindaco? Sono a disposizione"

Per il momento, una tra i ruoli chiave è in stallo: "Silvia si prenderà il tempo necessario per fare un confronto tra i partiti e la coalizione, ma sono convinto che non ci saranno aut aut. Il tema ora non è quello del Manuale Cencelli, ma di costruire una squadra competente e dove tutti siano corresponsabili"

Elezioni comunali, Alessandro Terrile si schermisce: "Vicesindaco? Sono a disposizione"

"Vicesindaco? Ci sarà un'interlocuzione tra Silvia Salis e i partiti, vedremo quali saranno gli incastri e le necessità, ma io sono certamente disponibile a lavorare per il bene della città. In che ruolo, lo decideremo insieme": così risponde Alessandro Terrile, Ad di Ente Bacini ed ex capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, tra i papabili per il ruolo chiave da vicesindaco, dopo la netta vittoria della neo sindaca Silvia Salis, la candidata del centrosinistra, eletta prima cittadina di Genova col 51,48% dei voti validi. 

Sarà una scelta, quindi, che "dovrà fare Silvia e credo si prenderà tutto il tempo necessario tra questa e la prossima settimana per fare un confronto tra i vari partiti e la coalizione - prosegue -. Io mi auguro e sono convinto che anche dal Pd, che è il partito che ha ottenuto un grande risultato e più della metà dei voti (Il Pd ha ottenuto 65.960 voti e 14 seggi su 40 forte del 29,06% delle preferenze), che non ci saranno aut aut. Ora il tema non è quello del Manuale Cencelli, ma è quello di costruire una squadra che metta insieme competenze e peso politico, dove tutti siano corresponsabili dell'azione amministrativa e politica. Sarà un lavoro complicato, ma Silvia lo farà bene". 

Alla domanda "si aspettava questo risultato", Terrile è netto: "Inizialmente, agli esordi della campagna elettorale, no - afferma -, ma andando avanti l'impressione era positiva: si respirava un clima simile a quello delle regionali e i numeri quasi sostanzialmente coincidono. Il sentore c'era e lo si può chiamare come si vuole, ma quello che ha colpito tutti quelli che hanno fatto campagna elettorale era il bisogno dei cittadini di trovare un interlocutore che li ascoltasse e credo che questa oggi sia la vera sfida perché l'idea che l'unico modo per governare sia quello di prendere decisioni calate dall'alto e un confronto che porta a non decidere, è un grande fallimento della democrazia e sono convinto che questo abbia avuto eco riguardo il calo dell'affluenza come durante le ultime comunali".

Questo non significa, però. che "si prenderanno decisione con il consento di tutti, perché non è possibile - sottolinea -, ma è e sarà il metodo a fare la differenza. Ci sono vicende, come lo Skymetro, che ha visto progetti cambiare sponda, avendone notizia leggendo i quotidiani: ecco, non si può trattare una città come fosse il giardino di casa propria". 

Tema nevralgico anche quello dei Municipi, dove la coalizione ne ha guadagnati sette su nove: "Le percentuali sono state molto nette, anche se dispiace per il Medio Levante e il Levante - afferma Terrile -. Peraltro, la scelta del centrodestra di ricandidare Bogliolo, è stata una scelta difensiva, spinta dalla paura di perdere e ha oggettivamente funzionato, perché Federico Bogliolo ha fatto molto bene il presidente. Dispiace, ripeto, però i risultati sono stati molto rilevanti ad esempio anche nelle due Val Bisagno e questo ci fa pensare che bisogna ritornare ad una politica che metta al centro il confronto e la decisione, incrociando così il tema della qualità della vita e di tutti quegli aspetti che fanno parte dell'amministrazione comunale partecipata che non sono i tagli dei nastri, ma la cura del verde, del decoro urbano e della manutenzione del territorio. Sono di competenza esclusiva dei municipi, che però hanno bisogno di risorse e competenze per potersene occupare". 

L'esempio di Terrile, è quello della situazione che imperversa negli asili: "Io ho due figli e il più piccolo va all'asilo, ed è capitato che i maestri d'asilo, che non sono rivoluzionari, hanno scelto quattro giorni di sciopero contro il comune perché la disorganizzazione degli asili comunali è arrivata al punto che non ci fossero a disposizione non solo le supplenze degli insegnanti, bensì anche quelle dei bidelli - chiarisce -. E così, ti chiamano per andare a prendere il bimbo perché devono chiudere necessariamente il plesso. Certamente è importante la diga, assolutamente, ma è altrettanto importante che anche i servizi comunali funzionino". 

In questione, Terrile chiarisce la necessità di collegare Genova con il resto dell'Europa: "Le infrastrutture sono fondamentali: lo sviluppo serve a vivere meglio però, oltre a ciò, serve avere asili, servizi civici in grado di funzionare", conclude.


 

Federico Antonopulo


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium