C’è grande preoccupazione per il rientro dei dipendenti della regione negli uffici di via D’Annunzio dopo la scoperta dell’amianto nella struttura.
A chiedere interventi di tutela e garanzia per la salute e la vita del personale è la Cisl Fp Liguria che ha espresso “forte indignazione” per l’esposizione all’amianto.
“I dati forniti dall’Ente parlano chiaro” spiegano ancora in una nota il segretario generale Cisl Fp Liguria Gabriele Bertocchi e Carmen Foti, responsabile ente Regione Liguria per la Cisl Fp Liguria, denunciando l’assenza di assicurazioni da parte dell’amministrazione sul futuro utilizzo di quei locali”.
Si legge ancora: “Come già sottolineato nei precedenti interventi, ribadiamo con fermezza che, sebbene oggi i lavoratori siano stati posti in smart working, non consentiremo il loro ritorno in quegli stessi locali. Chiediamo una immediata dichiarazione ufficiale dell’Ente in merito, perché la protezione dei lavoratori è una priorità imprescindibile sia a tutela della loro salute fisica nonché a tutela del diritto al benessere che ogni lavoratore deve avere sul proprio ambiente di lavoro. Purtroppo, la questione delle problematiche sugli immobili regionali non si ferma alla già grave questione amianto. Decenni di mancati investimenti hanno compromesso la manutenzione ordinaria e straordinaria, degli edifici sedi di uffici regionali. Una problematica che si estende su tutto il territorio regionale, da Sarzana a Ventimiglia. In alcuni uffici si registrano temperature interne estreme, con estati da 35°C e inverni in cui è necessario indossare il cappotto, a causa di infissi vetusti e sistemi di riscaldamento inadeguati. Molte strutture presentano infiltrazioni che spesso provocano la caduta dei pannelli dei controsoffitti, mentre l’accessibilità per le persone con disabilità non è garantita in tutte le strutture”, continuano Bertocchi e Foti che aggiungono: “Chiediamo quindi con urgenza interventi immediati e risolutivi volti a garantirne una manutenzione adeguata di tutti gli ambienti di lavoro e la loro conformità alle norme di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. La salute e il benessere dei dipendenti sono diritti fondamentali che non possono essere trascurati. La Regione ha il dovere di agire con responsabilità e trasparenza, creando ambienti di lavoro salubri e sicuri per tutti. È il momento di cambiare rotta: la tutela della vita e della salute dei lavoratori deve essere la priorità assoluta”.














