Mentre il Teatro Carlo Felice promuove la prima de Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, in programma per venerdì 13 giugno, arriva puntuale la conferma dello sciopero da parte della sigla sindacale Snater, in linea con quanto già annunciato nei giorni scorsi dalla Cgil. La protesta riguarderà proprio la serata inaugurale dell’opera, seguendo un copione già visto in altre prime stagionali del teatro genovese, con l’unica eccezione della Carmen andata in scena nei mesi scorsi.
E proprio in riferimento a quella produzione, nel comunicato diffuso dallo Snater emerge un dettaglio destinato ad alimentare la polemica. Secondo quanto riportato, "ci risulta che poco prima della sospensione di quello sciopero quale 'atto di responsabilità' collegato all’arrivo proprio in quei giorni del nuovo sovrintendente, fosse stata valutata e tentata, da parte del rappresentante del governo nel consiglio di indirizzo della fondazione nonché presidente del Conservatorio 'N. Paganini', la possibilità di far scritturare allievi del Conservatorio stesso quali coristi per sostituire i lavoratori in sciopero".
Una decisione che i sindacati definiscono apertamente come "una vera e propria attività antisindacale", stigmatizzando l’iniziativa con toni duri: "Vogliamo sperare che tale 'brillante idea' fosse frutto di inesperienza gestionale, professionale e artistica (anche solo per il fatto di configurare una vera e propria attività antisindacale) e che le istituzioni – che si sono poi dichiarate estranee a questa 'fuga in avanti' – abbiano ben presente che il diritto allo sciopero è sancito dalla Costituzione e come tale non può essere aggirato con espedienti che possono facilmente ritorcersi contro chi li mette in opera."
Al centro della protesta restano le rivendicazioni storiche dei dipendenti del teatro: un adeguamento salariale – poiché il personale del Carlo Felice denuncia di percepire gli stipendi più bassi tra le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane – e un organico giudicato insufficiente per sostenere i carichi della programmazione. Il confronto tra le rappresentanze sindacali e la sovrintendenza è aperto da oltre due anni, ma, sottolineano Snater e Cgil, "le risposte non sono arrivate".
Nelle prossime ore il sovrintendente Claudio Galli potrebbe tentare un’ultima mediazione, riconvocando le parti per evitare che lo sciopero rovini la prima dell’ultimo titolo in cartellone. Ma al momento, la tensione resta alta.