Un centro che propone all'attore le tecniche più avanzate per l'affinamento del proprio strumento, un percorso di studi volti a far riscoprire e sviluppare tutti i risuonatori per una grande interpretazione, regalando all’attore un bagaglio di conoscenze unico: nasce a Genova il progetto Casa (Centro di alti studi per l’attore) dalla collaborazione tra il gruppo internazionale EuAct e Quokka polo positivo, nuovo spazio creativo genovese che propone corsi, eventi e spettacoli nel quartiere di Albaro.
Il programma accademico annuale partirà il 14 ottobre e consiste in una serie di masterclass atta ad affinare la disciplina dell’attore e a svilupparne tutti gli strumenti che possiede, come l’interpretazione, il linguaggio corporeo e la voce. L'offerta formativa di durata annuale ne prevede cinque, tenute da attori e registi di fama internazionale, è possibile iscriversi al percorso completo o scegliere di frequentare solo quelle a cui si è interessati.
I seminari approfondiscono i tre aspetti principali di un attore ben formato: l’interpretazione (costruzione del personaggio e analisi del testo) affrontata dall’attore e regista Paolo Antonio Simioni, già docente del teatro Stabile di Genova; il corpo attraverso le lezioni di danza butō tenute da Yumiko Yoshioka, fra le più importanti danzatrici, coreografe e insegnanti butō a livello internazionale; e la voce (canto armonico) col compositore e polistrumentista Roberto Laneri. Una quarta parte del seminario è dedicata al mantenimento e alla sintesi delle discipline approfondite e la loro applicazione organica sulle scene con l’attrice e performer Alessia Pellegrino.
Con una durata complessiva di 250 ore i seminari danno vita ad un percorso formativo innovativo e completo in cui l’attore ha la possibilità di sviluppare il proprio stile artistico, intensificare l’interpretazione e raggiungere attraverso la tecnica una piena libertà sulla scena: “Oggi più che mai l’attore ha bisogno di un approccio fortemente tecnico al lavoro, – spiega Simioni, direttore artistico di Casa – la più difficile tra le arti è oggi trattata come un’attività a portata di chiunque, questa convinzione sta sedimentando anche nella coscienza degli attori che, pur amando la propria arte, vivono la frustrazione di affrontarla con una tecnica sciatta e attraverso codici precostituiti. Ciò di cui necessita l’attore è esattamente il contrario: la capacità di trovare la massima libertà creativa e la massima originalità personale attraverso la più rigorosa disciplina, questo può accadere solo grazie ad una conoscenza della propria arte, che potremmo definire scientifica; il sistema di lavoro permetterà agli artisti d’individuare e dominare le strutture fondamentali dell’arte drammatica grazie al superamento dei propri blocchi e la liberazione delle energie emotive, fisiche, vocali e creative per poterle espandere attraverso tutti i risuonatori dello strumento dell’attore”.
In Breve
martedì 06 maggio
lunedì 05 maggio
domenica 04 maggio
venerdì 02 maggio
mercoledì 30 aprile