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Cultura | 30 aprile 2021, 11:03

Teatro Pubblico Ligure alla 74 Estate Fiesolana dal 24 giugno al 5 agosto con "Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano"

In scena Solenghi, Corrado Bologna, Crippa, Incudine, Vasta, Ovadia, Riondino e Vergassola

Teatro Pubblico Ligure alla 74 Estate Fiesolana dal 24 giugno al 5 agosto con "Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano"

Teatro Pubblico Ligure partecipa alla 74ª Estate Fiesolana con Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano, in scena al Teatro Romano di Fiesole dal 24 giugno al 5 agosto 2021.

Il nuovo progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi debutta in Toscana, dove per il quinto anno consecutivo è ospite della manifestazione organizzata, unitamente all’Amministrazione Comunale di Fiesole, da PRG Srl e Associazione Music Pool. Quattro spettacoli per fare rivivere sulla scena lo splendore del Rinascimento italiano affrontato con la consulenza letteraria di Corrado Bologna, accademico e filologo, docente presso diverse università fra cui la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tullio Solenghi, Maddalena Crippa sulla drammaturgia di Peter Stein, Mario Incudine, Antonio Vasta, Moni Ovadia, David Riondino e Dario Vergassola fanno rivivere sulla scena le gesta di Orlando, Armida, Ruggero, Rinaldo, Gano di Maganza, Ferraù, Bradamante, Morgante e Margutte, viste anche attraverso lo sguardo dei cavalli Baiardo e Brigliadoro, volando come l’Ippogrifo sui versi di Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Luigi Pulci e dei cantastorie siciliani. È tempo di rinascita e quindi di Rinascimento. Dal Cinquecento italiano arrivano storie di avventura, amore, follia, incantamenti, duelli, inseguimenti, fede e magia, perdite e ritrovamenti. Storie perfette per un tempo mutevole come il nostro. 

La cavalcata al fianco degli eroi e delle eroine della letteratura italiana comincia giovedì 24 giugno con l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto (1516), riportato all’originaria narrazione orale da Tullio Solenghi. Nel corso dello spettacolo la sua interpretazione si alternerà agli interventi di Corrado Bologna, in una serata speciale di poesia inframezzata da un autorevole commento, destinato ad aprire ulteriori scenari. Si prosegue giovedì 8 luglio con Armida dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso (1518), maga e guerriera saracena votata all’amore inconfessabile per il suo peggiore nemico, il cristiano Rinaldo. A dare voce e corpo al destino di Armida sarà Maddalena Crippa, in una drammaturgia firmata dal regista Peter Stein. Lo spettacolo sarà preceduto dall’introduzione di Corrado Bologna. Giovedì 22 luglio si prosegue con Baiardo e Brigliadoro, i cavalli di Rinaldo e Orlando che descrivono da protagonisti in prima linea le gesta dei paladini di Francia nei racconti dell’Opra dei Pupi, antica tradizione siciliana arrivata fino ai nostri giorni e frutto di una delle tante eredità lasciate sull’isola dalla dominazione normanna. A farla rivivere saranno Mario Incudine, attore e musicista in scena con la chitarra, e il fisarmonicista Antonio Vasta. Ad arricchire ulteriormente la serata sarà la partecipazione di un cantore d’eccezione, Moni Ovadia. Infine, giovedì 5 agosto si chiude con Morgante e Margutte dal Morgante di Luigi Pulci (1478), un poema eroicomico sulle gesta semiserie di un gigante e di un mezzo gigante, coinvolti in guai e burle di fibra quotidiana più che in nobili prodezze. Per loro sale sul palco una coppia di artisti ad alto quoziente ironico, David Riondino e Dario Vergassola, e il destriero diventa ronzinante. 

Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano riporta all’oralità una letteratura nata per essere ascoltata dal vivo. Morgante, Orlando Furioso e Gerusalemme liberata in un impeto di straordinaria creatività e nell’arco di soli quarant’anni (1478-1518), rinnovano la letteratura italiana unendo le trame cavalleresche medievali al modello della classicità, i versi di Dante a quelli di Virgilio. È l’epoca d’oro delle corti rinascimentali, affacciate su un mondo in veloce trasformazione. In Sicilia, intanto, le storie di Orlando, Angelica, Ruggero sono arrivate con i Normanni ed entrate nel repertorio dei Pupi rivolto al popolo riunito in piazza: uno sviluppo autonomo raccontato nei paladini di Francia Ruggero e Rinaldo. Antichità e modernità sono i poli fra cui si muove il nuovo progetto di Teatro Pubblico Ligure, ideato e diretto da Sergio Maifredi per i siti archeologici e le piazze rinascimentali, riferimenti culturali di questi grandi autori del passato. Con i poemi cavallereschi prosegue un percorso iniziato con Iliade, Odissea, Eneide e portato avanti con la ricerca sul Decameron, testi fondativi della nostra cultura, parole antiche per pensieri nuovi

SCHEDE DEGLI SPETTACOLI 

Giovedì 24 giugno 2021, ore 21.15

74ª Estate Fiesolana

Teatro romano di Fiesole

“Le donne, i cavallier, l’arme gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano”

Ideato e diretto da Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

ORLANDO FURIOSO

di Ludovico Ariosto

Con Tullio Solenghi

Introduce Corrado Bologna

Tullio Solenghi dà voce al poema di Ludovico Ariosto, un vortice di storie che girano velocissime in una galoppata che porta sulla luna, ma sulla terra sembra rimanere confinata a un bosco dove tutto può accadere. Esattamente come nel salotto di una corte rinascimentale. Amore, follia, travestimenti e magia prendono vita grazie al talento di un attore che ne esalta tutte le sfumature dall’ironia alla tragedia. 

Giovedì 8 luglio 2021, ore 21.15

74ª Estate Fiesolana

Teatro romano di Fiesole

“Le donne, i cavallier, l’arme gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano”

Ideato e diretto da Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

ARMIDA

dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso

Con Maddalena Crippa

Drammaturgia di Peter Stein

Introduce Corrado Bologna 

Maddalena Crippa segue le vicende di Armida, la guerriera della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Rigore e profondità sono le armi di un’attrice che fa esplodere la poesia del testo sulla scena. I versi del poema eroico diventano suono e acquistano corpo per seguire l’avventura intima e trascinante di Armida, la donna più bella mai vissuta sulla terra, dallo spirito vigoroso e l’intelligenza viva, con un talento per le arti magiche. Sotto le mura di Gerusalemme si compie il destino dell’amore invincibile per il suo nemico più temuto, Rinaldo. 

Giovedì 22 luglio 2021, ore 21.15

74ª Estate Fiesolana

Teatro romano di Fiesole

“Le donne, i cavallier, l’arme gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano”

Ideato e diretto da Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

BAIARDO E BRIGLIADORO

Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi

Con Mario Incudine, Antonio Vasta

e la partecipazione di Moni Ovadia 

I paladini di Francia in Sicilia hanno incontrato i Pupi e non se ne sono più andati. Di piazza in piazza, davanti al popolo e ai nobili, numerosi cantastorie mille e mille volte nel corso dei secoli hanno aperto il cartellone dipinto e iniziato a raccontare le storie dei cavalieri di Francia. Mario Incudine e Antonio Vasta, tra parole e musica, rendono omaggio alla tradizione della loro terra d’origine, con la partecipazione del cantore d’eccezione Moni Ovadia. Nel loro spettacolo le gesta dei paladini di Francia sono raccontate attraverso lo sguardo dei destrieri, anch’essi in prima linea insieme agli eroi che portano in groppa e di cui dividono il destino: Baiardo è il cavallo di Rinaldo, Brigliadoro quello di Rinaldo. 

Giovedì 5 agosto 2021, ore 21.15

74ª Estate Fiesolana

Teatro romano di Fiesole

“Le donne, i cavallier, l’arme gli amori. Il Canto del Rinascimento italiano”

Ideato e diretto da Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

MORGANTE E MARGUTTE

dal Morgante di Luigi Pulci

Con David Riondino e Dario Vergassola 

Morgante e Margutte sono il gigante e il mezzo gigante protagonisti del poema eroicomico scritto da Luigi Pulci per divertire la corte dei Medici. Gli eroi sono diventati antieroi dediti alla vita da taverna piuttosto che alla guerra santa. David Riondino e Dario Vergassola si immedesimano nelle trame spregiudicate e burlesche dei due straordinari personaggi, il primo come diretto discendente del verseggiare all’improvviso così diffuso già nella Toscana del Pulci, il secondo con il tono disincantato del ligure doc. Una collaudata sintonia artistica e umana che sul palco fa scintille. 

Redazione

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