Il rapporto di lavoro tra Davide Marselli, titolare dello stabilimento balneare San Marco ad Ameglia, e la Regione Liguria era fittizio: lo sostengono i militari della guardia di finanza nell'informativa che avevano depositato alla pm Elisa Loris nell'ambito dell'inchiesta per truffa ai danni dello Stato.
Oltre a Marselli sono indagati anche l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e l'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Marselli, intercettato nel 2021, si era sfogato con l'allora braccio destro di Toti, Matteo Cozzani: "Cinquecento euro al mese non è che mi cambiano la vita...anzi, quelli che prendevo… ce ne ho messi sempre di più, perché se vai a vedere tutto quello che ho fatto, feste, cene, ma da questo qua non ho mai avuto un c...".
Secondo i finanzieri il gestore parlerebbe di Giampedrone che aveva assunto l'amico con un contratto co.co.co prima e poi a tempo determinato nella segreteria politica, pagandolo con i soldi pubblici. "Sia a Giovanni (Toti) che a Giacomo gli ho sempre dato lo stagionale gratis tutti gli anni, per sette, otto anni… quasi manco mai fatti pagare quando vengono a mangiare...", spiegava sempre al telefono Marselli.
Quando il 7 maggio dell'anno scorso i finanzieri hanno arrestato Giovanni Toti, sono andati in Regione e hanno ascoltato, tra gli altri, Nicola Poggi, direttore generale che ha spiegato: "Non ricordo di aver conosciuto il signor Davide Marselli, di cui non ricordavo neppure il nome. Ho appreso in questo momento che fa parte dello staff dell'assessore Giampedrone".














