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Municipio Valpolcevera | 17 dicembre 2021, 12:10

Non si placa la protesta, Certosa resta in rivolta contro i treni davanti a casa e i cantieri in mezzo al quartiere

“Noi soltanto 15 giorni per valutare i progetti, Rfi ha avuto 9 mesi per modificare”, urlano di comitati di zona, che replicano indignati dopo una prima, rapida lettura del progetto sul sito di Regione Liguria ed esprimono “forte delusione”

Non si placa la protesta, Certosa resta in rivolta contro i treni davanti a casa e i cantieri in mezzo al quartiere

“Alternative provocatorie” e soltanto 15 giorni ai comitati e ai cittadini di Certosa per fare osservazioni al piano delle Ferrovie, pubblicato sul sito della Regione Liguria, per attivare la Valutazione di Impatto Ambientale, che era stata fortemente richiesta dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa e dal Coordinamento dei Comitati. Quando, invece, le Ferrovie avevano avuto 9 mesi per rivedere il progetto.

Sono queste ragioni addotte dalla gente di Certosa a creare nuova irritazione nel quartiere, pronto perciò a nuove forme di protesta contro i cantieri per l’ultimo miglio e il nodo di Genova troppo invasivi, secondo i residenti, e poi contro il passaggio delle rotaie in mezzo alle abitazioni.

A spiegare contrarietà e ad annunciare un ulteriore grido di protesta è ancora una volta il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Enrico D’Agostino, a mezzo mail e social. “Contestiamo la scelta di far passare treni merci sotto le case di Sampierdarena, davanti a via Arduino e Landi, su Campasso, dove sorgerà un parco merci, in mezzo alle case di via Fillak, Canepari, Rossini e Fegino” esordisce e ribadisce il numero uno del Comitato.

Che incalza: “Crediamo ad altre alternative ferroviarie importanti, per decongestionare le strade e abbattere l’inquinamento. La documentazione pubblicata riguardante il progetto definitivo, è ora sottoposta a verifica degli enti interessati, che controlleranno se le osservazioni sono state raccolte da Rfi. Poi si aprirà poi la fase pubblica, cui associazioni, comitati e semplici cittadini potranno accedere con le Osservazioni sul Progetto, che dovranno quindi essere verificate dalla Regione e naturalmente sottoposte per il giudizio a Rfi”.

“Peccato però- protesta D’Agostino - che questa fase durerà solo 15 giorni, mentre Rfi ha avuto a disposizione nove mesi nove, per rivedere il progetto”. E intanto è negativa, per residenti e comitati, l’impressione ricevuta da una prima e pur parziale lettura di alcune parti. “Esprimiamo forte delusione - affermano - perché le alternative sembrano quasi provocatorie”, mentre a dimostrazione forniscono un elenco non breve del dissenso: “L’utilizzo della linea del Polcevera è incompleto; non ci sono novità sui problemi di sicurezza sui Municipi di Sampierdarena e Valpolcevera. Nel parco del Campasso è sempre previsto il binario delle merci pericolose mentre i cantieri saranno al lavoro per quattro anni dalle 6 del mattino alle 22; su via Ardoino rimarrebbero solo gli attuali pannelli fonoassorbenti, nelle vie Fillak, Campasso, Canepari non ci sono novità per contenere le condizioni ambientali che si verificheranno, anzi, i ricettori sensibili (i palazzi ) dagli 86 del precedente progetto sono passati a 187 ed è sempre oscuro il numero delle famiglie coinvolte dagli superamenti dovuti al rumore, e dove scopriamo che verranno abbattute altre 3 palazzine”. E D’Agostino annuncia una pubblica assemblea sul tema subito dopo le feste natalizie.

Dino Frambati

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