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Attualità | 21 dicembre 2021, 14:19

Manutenzione aree verdi, l'appello di Besana (Cep di Pra'): "Comune intervenuto due volte in 25 anni, servono mezzi e competenze"

“Il sistema va complessivamente rivisto, – spiega Besana – perché non riguarda solo noi, ma tutti. I municipi hanno sempre meno risorse, e c’è sempre meno controllo da parte del sistema centrale"

Manutenzione aree verdi, l'appello di Besana (Cep di Pra'): "Comune intervenuto due volte in 25 anni, servono mezzi e competenze"

Circa 25 anni fa, quando ci è stato affidato il compito di gestire i 16.000mq dell'Area Pianacci, il Comune aveva preso l'impegno a far intervenire il ‘Servizio giardini e foreste’ (a quei tempi si chiamava così) almeno due volte l'anno. In 25 anni abbiamo avuto questo supporto esattamente due volte..., ma non ogni anno...due volte in 25 anni... e ci siamo sempre dovuti ‘arrangiare’ da soli...”. Inizia così il lungo post su Facebook di Carlo Besana, presidente onorario del circolo Arci Arci Pianacci, prossimo a festeggiare 25 anni di attività, che si occupa della manutenzione delle aree verdi affidandosi a volontari e a persone che, dopo aver commesso alcuni reati, hanno intrapreso un percorso di riabilitazione.

Al Circolo è stata affidata l’area Pianacci, 16mila metri quadrati di verde, che necessita di una manutenzione che va al di là dell’ordinaria amministrazione. Per questo servono mezzi e personale qualificato, che però non arrivano e l’associazione fa fatica a reperirli.

Come noto, la nostra è un'associazione di volontariato, - continua il post di Besana - ma siamo sempre riusciti ad occuparci della manutenzione del verde con ottimi risultati. Chi frequenta i nostri spazi si rende conto di quanto bene siano tenuti, molto più di altri parchi cittadini gestiti in questi 25 anni dalla civica amministrazione... Diverso il discorso relativo alla potatura delle piante, nel frattempo cresciute a dismisura... Occorre avere le giuste competenze, per evitare di fare danni, ed occorre intervenire per tempo, per evitare che siano le piante stesse (che a volte 'seccano' troppo) a fare danni, magari spezzandosi quando c'è troppo vento...

C'è anche il problema della quercia, stupenda, che fa bella mostra di sé davanti all'ingresso del bar, che già in passato con i suoi rami più alti ha danneggiato la grondaia ed alcune tegole del tetto, con necessità di intervento dei vigili del fuoco...

Come già detto qualche settimana fa, in questo periodo, e fino a fine mese, tra le persone impegnate in lavori di pubblica utilità c'è un giovane giardiniere, un professionista che ci ha consentito di rimediare almeno alle potature più urgenti, intervenendo nelle situazioni affrontabili senza pericolo per lui con i mezzi a disposizione, compresa la "acrobatica" potatura della quercia.

Ovviamente è stato necessario (e lo sarà ancora) smaltire, nel rispetto delle norme, il 'risultato' di questo lavoro, per il momento un intero cassone di un camion che lo stesso giardiniere ha messo a disposizione.

Una serie di ‘viaggi’ che comporteranno un costo di qualche centinaio di euro per la nostra Associazione, in attesa che le nostre segnalazioni (e richieste di mezzi per smaltire il verde) trovino nei prossimi 25 anni una risposta concreta”.

L’appello di Besana, come raccontato dallo stesso a La Voce di Genova, non vuole essere la solita lamentela contro il Comune, che anzi ringrazia per i fondi destinati quando l’associazione era in crisi a causa della pandemia, ma un invito a cambiare il sistema, a partire dal restituire importanza (e risorse) ai municipi, in modo che possano intervenire prontamente per risolvere le esigenze delle associazioni sul territorio, le prime a pagare le spese se un funzionario di una società partecipata del Comune non risponde a una mail di richiesta di intervento.

Il sistema va complessivamente rivisto, – spiega Besana – perché non riguarda solo noi, ma tutti. I municipi hanno sempre meno risorse, e c’è sempre meno controllo da parte del sistema centrale. Se vogliamo che spazi come questo possano continuare a presentarsi bene dal punto di vista della pulizia e della manutenzione, bisogna che questa cosa venga presa in esame”.

Francesco Li Noce

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