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Municipio Valpolcevera | 02 febbraio 2022, 12:10

Il Comitato di Certosa compie dieci anni. Molte le azioni fatte, tante ancora da fare. E lancia il tesseramento a 5 euro l'anno

Sono ingenti le spese per poter fare le battaglie sul territorio e a favore del quartiere. Per questo il presidente Enrico D’Agostino invita a tesserarsi per il 2022. “Serve l’aiuto di tutti”, afferma

Il Comitato di Certosa compie dieci anni. Molte le azioni fatte, tante ancora da fare. E lancia il tesseramento a 5 euro l'anno

Liberi, longevi e autofinanziati. Sono i cittadini del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, che spegne le dieci candeline celebrando la ricorrenza con la convinzione che opera nel territorio avendo ottenuto risultati e restando sulle barricate per traguardarne altri.

“Siamo uno dei Comitati più longevi di tutta la città”, afferma orgogliosamente Enrico D’Agostino, presidente del Comitato, che conferma e sottolinea come in dieci anni i problemi che si sono posti alla gente di Certosa sono stati tanti. “E dovremo affrontarne ancora tanti, dalla sanità all’ambiente, dal lavoro alla scuola, dalla viabilità al trasporto pubblico, dal degrado alla legalità”.

E se i compleanni costituiscono un momento per guardare al passato, a ciò che si è fatto, ecco che D’Agostino esalta i rapporti tessuti dal Comitato con il Municipio Valpolcevera, con le amministrazioni comunale e regionale e persino con esponenti del Parlamento italiano. Ma anche con le partecipate quali Aster, Amiu, Amt; con le forze dell’ordine, con le associazioni.

Tutto volontariato e tutto a spese degli stessi componenti del Comitato. Spese talvolta onerose, ma indispensabili per le attività del Comitato. Spiega D’Agostino e lancia un appello: “La nostra forza nell’essere ascoltati, oltre alla credibilità che pian piano in questi anni ci siamo conquistati, dipende dalla rappresentanza che possiamo avere. Non riusciamo a fare tutto da soli, ci serve il vostro aiuto”. Aiuto che consiste nell’iscrizione al Comitato. Quota sociale assolutamente low cost, visto che bastano 5 euro per appartenere al vivacissimo gruppo di gente di Certosa che, in questo momento, è soprattutto impegnato in una lotta affinché i cantieri ora e la strada ferrata poi, non dissestino il quartiere.

“Non siamo contrari alle grandi opere, al Porto e allo sviluppo”, ribadisce D’Agostino, che però dichiara come queste non debbano e non possano alterare la qualità della vita nella zona; né i treni potranno passare davanti al balcone di casa.

Dino Frambati

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