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Cultura | 20 maggio 2022, 13:18

Genova si prepara a celebrare i 100 anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, ecco tutte le iniziative (Foto e video)

Si parte il 28 maggio ore 21 al Teatro Rina e Gilberto Govi con l'opera teatrale “Le 3 regine d'Egitto, dialoghi sull'enigma del tempo” a cura dell'Egittologo Giacomo Cavillier

Genova si prepara a celebrare i 100 anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, ecco tutte le iniziative (Foto e video)

A Genova si celebrano i cent'anni di una esperienza umana e scientifica senza precedenti, la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon da parte dell'archeologo inglese Howard Carter. Si parte il 28 maggio ore 21 al Teatro Rina e Gilberto Govi con l'opera teatrale “Le 3 regine d'Egitto, dialoghi sull'enigma del tempo” a cura dell'Egittologo Giacomo Cavillier, con la compagnia teatrale di Anna Giarrocco e Andrea Benfante, coreografie e danze egizie di Ailema mille e una notte di Genova.



Lo stargate, la porta del tempo è rappresentato da un diadema, un lapislazzuli da 66 ct che legherà nell'enigma del tempo le 3 regine, diadema coevo nella sua realizzazione, curata dalla gemmologa genovese Stefania Ferrari, sia per la scelta della gemma, a taglio cabochon, che per la lavorazione dell'oro.

Si prosegue con le iniziative estive presso i suggestivi scenari delle ville di Cornigliano: conferenze e presentazione di volumi sulla tematica, per poi concludere con la giornata del 4 novembre dedicata a Carter presso la Sala Solimena di villa Durazzo Bombrini, dove la Gemmologa Stefania Ferrari e il Regista Enrico Cirone cureranno il collegamento con la diretta dalla Carter House di Luxor, nei pressi della Valle dei Re con Giacomo Cavillier che illustrerà gli affascinanti luoghi dove Howard Carter ha pianificato e realizzato il suo metodo di ricerca della tomba del faraone. Scenografie, misticismo e incanti dei luoghi e dei momenti costituiscono il vero e il più tangibile segno della più straordinaria scoperta dell'archeologia.

“Sono tra i responsabili di questa iniziativa molto importante – ha commentato Cavillier - che vuole celebrare i cento anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, ma anche utilizzare questo evento a guisa di innesco di una sorta di diffusione culturale sulle scoperte nell'antico Egitto e di quello che noi possiamo apprendere di questa esperienza straordinaria. Carter lavorò molto per trovare la tomba e non furono giorni facili, ma il suo sacrificio ha portato a quello che conosciamo, quindi ha aggiunto un tassello importante in quel mosaico storico e culturale che a noi serve per valorizzare il tutto".

La splendida cornice di villa Durazzo Bombrini, location scelta per la conferenza stampa di presentazione, ma anche per le numerose iniziative che si susseguiranno, segna lo specchio di un'epoca,a cavallo tra Rinascimento e Risorgimento, periodo storico in cui sono nate le numerose ville di ponente. “Genova è una città straordinaria, - continua Cavillier - è stata una sorta di conquistatrice del mondo, sia per quello che ha potuto produrre, che per quello che era. Le ville di Cornigliano, le zone in cui i grandi signori avevano i loro possedimenti dove passavano le estati, erano sostanzialmente uno scenario ideale”.

L'Egitto, riflette Cavillier, fa parte dello scenario che affascinava nobili e letterati dell'epoca. Il culto della bellezza orientale passa anche per le preziose gemme dell'antico Egitto, presenti nello spettacolo teatrale e raccontate con sapienza ed eleganza dalla gemmologa Stefania Ferrari. “Ogni evento avrà una base scientifica, – spiega – quindi la scelta di ogni gemma, di ogni lavorazione dell'oro, del metallo prezioso, coevo all'epoca, quindi per questo primo gioiello realizzato, il lapislazzuli, con una lavorazione in oro, quasi grezza, egizia. Ogni gemma avrà il suo significato che veniva attribuito nell'antico Egitto, quindi il cielo, il Nilo, il sangue”.

Anche il candidato in consiglio comunale per Vince Genova Davide Falteri ha commentato l'iniziativa: “Sono molto contento di partecipare a questa iniziativa della dottoressa Stefania Ferrari perché è un modo per portare avanti un aspetto culturale legato a un territorio che ha bisogno di essere valorizzato e far sì che il nostro territorio, Cornigliano in particolare, questa splendida cornice di questa maestosa villa, possano ospitare eventi culturali è un motivo per attrarre l'interesse delle persone alla riscoperta della nostra città e di persone che hanno volontà e capacità di riportare in vita la storia e farlo attraverso i punti di vista e prospettive che non vengono abitualmente affrontati e far sì che il fascino di quello che è il mondo legato alla gemmologia, non a tutti conosciuto, possa interessare e catalizzare l'attenzione”.

Redazione

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