Una pratica yoga solidale inclusiva per riscoprire la bellezza della condivisione nelle piazze del centro storico.
Questo è l’intento portato avanti da 12 anni dal gruppo Yoga Solidale Genova che in questi ultimi mesi ha trovato casa in piazza Don Gallo grazie anche alla sinergia con il Portiera Sociale.
L’idea è quella di poter essere accessibili a tutti in una formula gratuita, ma chi ha piacere, può lasciare un’offerta che viene devoluta ad altri gruppi o associazioni che fanno azione sociale.
A raccontare la pratica dello yoga solidale è David Usiglio: “Ci piace proporre un’attività che sia accessibile e inclusiva. Questo è il dodicesimo anno per noi. In diverse occasioni siamo andati a trovare le realtà a cui abbiamo donato le offerte, soprattutto nel periodo estivo quando è più facile organizzare attività ed eventi all’aperto. Negli anni abbiamo portato la pratica yoga nei palazzi istituzionali come Palazzo Reale, Palazzo Ducale, la Lanterna, arrivando a coinvolgere anche 70 persone a incontro. Le problematiche legate al Covid, però, ci hanno portato verso un forte ridimensionamento e abbiamo deciso di adottare delle formule di prenotazione anche se non rientra nel nostro modo di operare. E’ brutto dover tagliare fuori qualcuno”.
Usiglio continua: “Nell’ultimo periodo abbiamo trovato la collaborazione con il Portierato Sociale di piazza Don Gallo. Li ogni settimana ci incontriamo e invitiamo diverse realtà. I prossimi due incontri del martedì, prima della pausa estiva, vedranno protagonisti i volontari di Emergency e i giovani di Extincion Rebellion, che tratteranno di tematiche legate alla crisi climatica”.
Il centro, dunque, come punto nevralgico delle attività con l’intento, tra gli altri, di creare una rete di condivisione.
“Negli anni abbiamo visto che fare cose nella zona centrale raccoglie una importante partecipazione. A noi interessa che passi il concetto della condivisione, non mettiamo barriere e coinvolgiamo anche insegnanti di yoga professionisti. Va capito il contesto, condividere senza pensare di trovare palcoscenici, non è una vetrina”.
Trovarsi in un luogo non dedicato allo yoga è la dimostrazione che si può fare una pratica gratuita per il puro piacere di farla, mettendo in campo un po’ di buona volontà. E questo messaggio è arrivato chiaro ai partecipanti che ogni martedì, dalle 19 alle 20.30, si ritrovano in piazza Don Gallo.
“Piace l’idea - prosegue Usiglio - che lo yoga possa essere anche veicolo di altro, che la pratica esca dai confini del tappetino portando a prendere consapevolezza della realtà, trovando ispirazione per lasciarsi coinvolgere nel volontariato e, magari, lasciarsi ispirare per diverse iniziative”.
“Per le attività al chiuso, abbiamo sempre cercato spazi che ci potesse contenere, prima il ritrovo era alla Staffetta, un luogo di aggregazione che si trova a Prè. Era significativo anche portare le persone in uno spazio che spesso viene definito problematico. Nell’ultimo periodo, invece, siamo stati ospiti di Gruppo Limpido, un’associazione che fa teatro contemporaneo. Abbiamo destinato a loro le offerte come forma di scambio ma era necessario limitare il numero dei partecipanti”.
La pratica è pensata per tutti: “Proponiamo una pratica semplice, per noi tutti i corpi sono benvenuti, come diciamo sempre. Non serve essere flessibili e non cerchiamo il corpo perfetto. Lavoriamo sull’ascolto e per ogni posizione vengono proposte alternative, non potremmo mai chiedere niente che noi non saremmo in grado di fare”.
L’ultimo appuntamento della stagione sarà il 2 agosto a Casa Gavoglio, ma l’intento è chiaro: “Porteremo avanti le attività anche nei prossimi mesi facendolo sempre in maniera autentica, l’unica che conosciamo”.