/ Attualità

Attualità | 24 settembre 2022, 09:30

Dritto al punto... con la psicologa. Ma qual è il punto?

Una rubrica che nasce dall’idea di offrire uno spunto di riflessione analitico su ciò che ci sta attorno: provare a captare il significato delle cose in un modo un po’ più profondo

Dritto al punto... con la psicologa. Ma qual è il punto?

Questa rubrica nasce dall’idea di offrire uno spunto di riflessione analitico su ciò che ci sta attorno.

Analitico sembra una parola difficile? Niente paura. Si intende, in questo caso, il provare a captare il significato delle cose in un modo un po’ più profondo. La psicologia e gli studi ad essa connessi ci aiutano a farlo, quindi perché non allargare questi spunti a tutti?

L’idea di questo spazio nasce da una sempre crescente esigenza di trovare significati e di trovare un senso alle cose che abbiamo attorno. Andare, in altre parole, oltre le apparenze di ciò che ci circonda. Viviamo infatti in una società multi-“qualunque cosa”, che però sempre più spesso, non ci offre molto spazio per fermarci a pensare. 

E così può capitare specialmente a qualcuno di noi, che quello che succede si accumuli dentro, formando delle cataste sempre più informi di avvenimenti, emozioni connesse, confusione. 

In questo panorama il pensiero è l’unico vero strumento che abbiamo per vivere una vita felice e non usarlo in modo approfondito, non affinarlo il più possibile, trovo che sia un peccato per tutti. Uno sguardo attento e un pensiero allenato infatti, ci aiuta a fermarci di fronte a queste accumuli di cose,  guardarli e riordinarli, per vivere in uno spazio mentalmente più organizzato.

Come diceva un mio supervisore: “Essere analitici significa in realtà essere pratici”.

Essere analitici viene scambiato spesso per essere complicati, troppo. E’ una falsa credenza: sviluppare questa caratteristica significa inforcare degli occhiali con lenti progressive per osservare la realtà in tutte le sue sfaccettature, a prescindere dalla nostra vicinanza o distanza dalle cose. 

Credo sia quindi molto importante per tutti, potere se necessario, ritrovare questi due strumenti, o lenti multifocali: il pensiero e il tempo. Abbiamo bisogno di osservare con cura, di scegliere con cura, di valutare e cambiare anche idea con cura. E per questo serve soffermarsi e riflettere.

Spesso le persone (e ciascuno di noi in primis), stanno male quando non capiscono che cosa hanno dentro. Non riescono, in altri termini, a pensare se stessi e dare un nome alle proprie emozioni, sensazioni, e riuscire a fare quello che davvero sentono. Acquisire questa consapevolezza è una capacità  che fa parte di un percorso di psicoterapia che in studio con i pazienti, io svolgo quotidianamente. 

Ma in una qualche misura, tra queste righe cercherò di favorire la riflessione sulla realtà esterna che favorirà pian piano una maggiore confidenza con la riflessione su di sé. D’altra parte, siamo abituati a usare uno strumento, impariamo a usarlo nelle condizioni più diverse. 

Non è detta che funzioni sempre e soprattutto, non si tratta di sostituire un lavoro profondo sulla conoscenza di sé, ma di certo è un passo.

In questa rubrica in uscita ogni sabato mattina, verranno trattati argomenti di attualità, cronaca, interesse comune, intrattenimento, cultura e psicologia in senso stretto; l’obiettivo è quindi quello di offrire spunti di riflessione, punti di vista, per provare a utilizzare e affinare il nostro strumento, il pensiero, sul campo, cioè sulle cose anche più pratiche che ci riguardano, e a prendersi il giusto tempo per farlo.

www.cristinafregara.it

Cristina Fregara

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium