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Municipio Centro Ovest | 17 febbraio 2024, 18:55

L’Opera Don Bosco di Sampierdarena punta su cultura e formazione

Ai microfoni di Global Web TV Don Sergio Pellini e Don Cesare Orfini raccontano il progetto di riqualificazione del Tempietto e le attività pensate per i giovani in ambito professionale

L’Opera Don Bosco di Sampierdarena punta su cultura e formazione

Centocinquanta gli anni di attività celebrati nel 2023, tanti traguardi raggiunti e moltissime iniziative ancora da portare avanti: l’Opera Don Bosco di Sampierdarena ha una lunga storia da raccontare e un futuro con obiettivi chiari all’orizzonte. 

A raccontare quali sono i progetti in corso sono Don Sergio Pellini  e Don Cesare Orfini, che ai microfoni di Global Web Tv hanno spiegato quali sono i desideri e le idee portate avanti, soprattutto in ambito culturale e di formazione. 

“Inizialmente eravamo un oratorio che faceva accoglienza dei ragazzi più sfortunati, poi sono arrivate le scuole e il centro di formazione professionale, insieme alle attività formative e sportive - spiega Don Sergio Pellini, direttore del Don Bosco di Sampierdarena -. Abbiamo oggi circa trecento ragazzi qui e altri centocinquanta a Quarto che fanno formazione professionale in ambito  informatico, elettronico, elettrico, meccanico, e abbiamo attive delle collaborazioni con vari istituti superiori esterni che fanno attività di laboratorio insieme a noi. Sognamo di poter fare anche qualcosa in ambito ristorazione: abbiamo avviato un progetto a Vallecrosia e speriamo di poterlo portare anche qui a Sampierdarena”.

In ambito culturale, il Tempietto di via Carlo Rolando ha rappresentato nel passato un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni. “L’Opera Salesiana senza musica e senza teatro è come un corpo senza anima, e vorremmo che questi spazi tornassero a essere attivi per dare un valore aggiunto alla nostra realtà”. 

Don Cesare Orfini, delegato del polo culturale Cgs, aggiunge: “Oggi riusciamo a utilizzare solo parzialmente la struttura per la proiezione di film, ma vorremmo tornare a essere un servizio e una finestra sul territorio, mettendoci anche a disposizione di gruppi culturali e associazioni musicali. Servono interventi strutturali e una nuova impiantistica, e per questo stiamo cercando di coinvolgere le istituzioni e le associazioni sul territorio”.

L'intervista completa è disponibile a questo link

Redazione

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