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Gen Z - il mondo dei giovani | 26 maggio 2024, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Servizio militare obbligatorio? I ragazzi non sono d’accordo

La reintroduzione della leva obbligatoria scatena polemiche tra i giovani italiani, che rispondono con ironia e perplessità sia sui social media sia nella vita reale

Gen Z - Il mondo dei giovani - Servizio militare obbligatorio? I ragazzi non sono d’accordo

È stato presentato ufficialmente alla Camera il progetto di legge chiamato "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina”. L'obiettivo è reintrodurre la leva universale per ragazzi e ragazze tra i 18 e i 26 anni di età per un periodo di sei mesi. Ad annunciare la proposta è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini lo scorso 12 maggio durante un raduno degli alpini a Vicenza, confermata poi sul suo profilo Facebook qualche giorno fa: "Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi".

Ma i diretti interessati sono d’accordo con le parole del ministro?

Come era prevedibile, questa proposta ha scatenato un'ondata di polemiche tra i giovani della Gen Z, che esprimono il loro disappunto nel modo che conoscono meglio: con i meme, ovviamente. TikTok e Instagram sono invasi da video ironici in cui i ragazzi si immaginano impegnati in un addestramento militare e ironizzano sulla situazione. Alcuni esempi includono video con didascalie del tipo: “Leva obbligatoria? Quando vuoi amo, ma solo con la mia lip combo preferita", oppure: "Stasera ape post workout con quelle della caserma accanto?". Oltre alle testimonianze che si possono trovare sui social, abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi di esprimere il loro parere sulla questione.

Sono una ragazza di 22 anni e penso che la proposta di legge per il servizio militare o civile obbligatorio sia folle e violi il diritto alla libertà e alla scelta garantito dalla Costituzione. Credo che ognuno debba poter decidere come contribuire alla società, senza essere obbligato. Capisco che ci possono essere aspetti positivi, come rafforzare il carattere dei giovani, ma non penso che questo giustifichi un obbligo che limita la libertà personale. Sono molto preoccupata per questa misura: l'idea di dover interrompere i miei progetti per sei mesi e fare qualcosa che non ho scelto mi disturba: non vorrei rinunciare alla mia autonomia per un percorso che sicuramente non corrisponde alle mie aspirazioni. Inoltre, temo che questa legge influenzerà negativamente la mia vita quotidiana e i miei progetti futuri: sei mesi possono sembrare pochi, ma per me sono un periodo significativo che potrebbe rallentare notevolmente il mio percorso universitario e di conseguenza la mia carriera.

Sono un ragazzo di venticinque anni e sono assolutamente contrario alla proposta. Un servizio obbligatorio di sei mesi comprometterebbe sicuramente la mia carriera già avviata e avrebbe conseguenze negative sul mio attuale impiego. Secondo me, ci sono modi migliori per promuovere l'educazione civica e il rispetto tra i giovani. I fondi destinati alla leva militare potrebbero essere usati per migliorare il sistema scolastico, perché l'educazione dovrebbe essere insegnata a scuola e in famiglia, non attraverso un servizio obbligatorio, perciò investire nell'istruzione sarebbe molto più utile e benefico per tutti. Parlando con i miei amici e coetanei, ci troviamo tutti d'accordo sul fatto che questa proposta sia piuttosto folle. La reazione generale di ragazzi e ragazze è di forte opposizione, e ci auguriamo tutti che questa legge non verrà mai approvata.”

Perplesso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha così commentato la proposta di legge: "Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola".

Gaia Uccheddu

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