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Videogallery | 30 gennaio 2025, 08:00

Testimonial del dialetto - “Voglio insegnare il genovese a scuola”, Fulvio Lumachi risponde alla chiamata del Comune di Genova (Video)

Dalla passione trasmessa dal nonno all’impegno concreto per tramandare la lingua: Fulvio risponde all’appello lanciato dalle istituzioni nei giorni scorsi per valorizzare la lingua ligure e insegnarla alle nuove generazioni. “È una causa che sento nel cuore”

Testimonial del dialetto - “Voglio insegnare il genovese a scuola”, Fulvio Lumachi risponde alla chiamata del Comune di Genova (Video)

C’è un momento preciso nella vita di Fulvio Lumachi che lo ha avvicinato al genovese: le conversazioni con suo nonno. “A volte dicevo un vocabolo in italiano e lui subito mi metteva alla prova: cosa hai detto?! - racconta - Mi faceva ridere, ma allo stesso tempo mi spingeva a usare la lingua. Credo che sia stato questo a farmi parlare il genovese fin da piccolo”.

Un’educazione spontanea, fatta di parole e ricordi, ma che già all’epoca si scontrava con una realtà in trasformazione. “Già negli anni ’70 e ’80 si è persa l’occasione di trasmettere il genovese alle nuove generazioni - osserva con rammarico - E oggi la situazione a Genova è drammatica”.

Nato alla Foce, Lumachi ha vissuto tutta la vita nel cuore della città, “nel centro del centro”, come lo definisce lui. Eppure, quel legame così forte con il genovese rischia di spezzarsi, perché la lingua è sempre meno parlata. Da questa consapevolezza nasce la sua adesione all’iniziativa promossa dal Comune di Genova che cerca cittadini in grado di parlare, scrivere e leggere in genovese per contribuire alla sua valorizzazione.

“Vorrei insegnare il genovese nelle scuole. Speriamo mi prendano - racconta - Parlo cinque lingue, che faccio? Non parlo il genovese?! Per me è stato naturale rispondere all’annuncio, sarà una causa che sento nel cuore”.

Nonostante il declino del genovese, Lumachi vede segnali di speranza. “Oggi mi sembra di vedere un movimento positivo, anche su Facebook. Non mi sembra una guerra persa”, afferma.

Eppure, il confronto con altre realtà linguistiche europee è inevitabile. La sua esperienza a Barcellona lo ha colpito profondamente. “La prima sera che sono uscito, pensavo di sentire parlare spagnolo. E invece no, era tutto in catalano - racconta - Lì la lingua catalana è quella ufficiale, si usa nelle università, nei documenti, nella quotidianità. Possibile che noi siamo così stupidi da perdere la nostra?”.

Lo scioglilingua che gli ripeteva sua zia Franca, attrice di teatro dialettale ai tempi di Gilberto Govi, è un piccolo esempio di come il genovese possa sopravvivere nei dettagli della memoria:
"Salve signore. Cosa ne pensa se andassimo nel sole a soffiare sulle sorbole. Soffieremmo? Sì, soffieremmo!!!"

Semplici parole, semplici giochi di parole che però raccontano una cultura, un modo di vivere e di esprimersi.

Il progetto lanciato dal Comune di Genova

L’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale e dalla Consulta Ligure mira a garantire un futuro alla lingua genovese attraverso:
- Corsi di lingua genovese gratuiti
- Collaborazioni con le scuole per insegnare il genovese alle nuove generazioni
- Eventi culturali e spettacoli per coinvolgere il pubblico
- Archivio digitale con testimonianze sonore per conservare la lingua online e renderla accessibile a tutti

Chiunque voglia contribuire può iscriversi compilando il form online disponibile a questo link.

I VOLTI E LE STORIE CHE CELEBRANO LA LINGUA LIGURE 

La nostra rubrica Testimonial del Dialetto ha portato ai lettori tante storie appassionanti, che continuano a tracciare il profilo di una Liguria viva e pulsante. Ecco i protagonisti che ci hanno accompagnato:

Gilberto Volpara, giornalista e divulgatore della cultura e delle tradizioni locali.

- Il professor Franco Bampi, accademico e instancabile promotore della lingua e delle tradizioni genovesi. 

Anto Enrico Canale, conoscitore della lingua ligure e membro dell’Associazione O Leûdo. 

Cito Opisso, gestore di un pub e promotore della cultura genovese attraverso il dialetto e la convivialità.

Francesco Pittaluga, autore di testi sulla storia e cultura locale.

- I Buio Pesto, la band dialettale guidata da Massimo Morini e Nino Cancilla, icone musicali della Liguria. 

Mike fC, rapper genovese che mescola il dialetto con le sonorità contemporanee.

Rita Bruzzone, consigliera comunale e promotrice della tradizione orale ligure.

Andrea Di Marco, comico e attore che ha saputo reinterpretare con ironia la cultura locale. 

Giampiero Cella, profondo conoscitore del folklore ligure.

Paolo Regati, appassionato promotore del dialetto genovese, che attraverso il suo sito raccoglie e condivide espressioni, storie e curiosità legate alla lingua e alla cultura locale.

- Marco Carbone, in arte "U Carbun", cantastorie moderno che mantiene viva l’oralità ligure.

Ennio Cirnigliaro, storico e archeologo appassionato di cultura locale.

Cesare Garibaldi, direttore di bande musicali che hanno segnato la tradizione musicale della regione.

Giovanni Cambiaso, in arte Garsonetto, giovane rapper che usa il dialetto per raccontare storie urbane.

Carlo Sparviero, artigiano che con il suo lavoro rappresenta il connubio tra tradizione e innovazione.

Beppe Gambetta, cantautore e chitarrista di fama internazionale, custode delle radici liguri attraverso la musica.

Bruno Gattorno, autore e interprete di classici rivisitati della tradizione genovese.

Vladi Zullo, leader de I Trilli, storica band dialettale genovese.

- La compagnia teatrale “Quelli de na votta”, che porta in scena il dialetto ligure con passione.

Davide Cabona, cantautore che racconta storie liguri con una vena poetica unica. 

I Demueluin, musicisti che mescolano modernità e tradizione nel loro repertorio dialettale.

Vinicio Raso, figura chiave nella celebrazione del centenario della stazione di Sestri Levante.

Franco Po, cuore organizzativo della storica Sagra del Bagnun di Riva Trigoso.

- Il mitico Tipo Mustopo, leggenda popolare della comicità genovese.

Franco Casoni, scultore e artista che rende omaggio alla Liguria attraverso le sue opere.

Filippo Noceti, l’autore del “belìn” che unisce i liguri  

- Il sogno di Fabio Farina: tradurre testi impegnati in genovese per “normalizzarlo” e riportarlo a teatro

- Il cantautore Gioacchino Costa torna con l’album ‘Miserie’ e ricorda il maestro Armando Corsi

- La magia del Natale in lingua ligure con la piccola Bianca Maria

- Il fisico e ricercatore all’Ufficio Europeo dei Brevetti Mauro Boero che vive in Olanda ma continua a coltivare il legame con la sua terra attraverso il genovese

- Alessandro Guasoni, autore dell' Insultario genovese-italiano.

Giorgio Novello, Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi: un incontro unico tra veneto e ligure

Michele Balostro che racconta il genovese tra teatro, tradizione e il gioco dell’oca che diventa “gioco della gallina”

Marco Garibaldi

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