Quando uno spettacolo teatrale utilizza lo sport come tramite per affrontare, in chiave ironica, quello che è uno dei problemi sociali più attuali di oggi, ovvero la competizione.
Ed è proprio questo ‘Liberatutti’, performance teatrale in scena il prossimo sabato 15 febbraio al Teatro Stradanuova di Genova, che si pone l'obiettivo di raggiungere e affrontare sul palco durante lo svolgimento delle varie scene una tematica socialmente importante, permettendo al pubblico una lettura ‘divertente’ di una criticità sociale rilevante.
Non solo, però, sport, ma anche la vita stessa viene concepita così: dalla scuola agli hobby alle relazioni affettive, tutto viene vissuto come una competizione,
un’occasione per affermare il proprio valore su quello degli altri, sentendo il bisogno di dover sempre vincere, senza saper accettare e interpretare una sconfitta.
Peculiarità dello spettacolo teatrale, inoltre, è la presenza di attori molto giovani: "Noi anche in altre occasioni abbiamo messo sul palco sempre ragazzi molto giovani, talvolta adolescenti - raccontano i registi Marta Abate e Michelangelo Frola -. In questa occasione gli attori hanno tra i sedici e i vent'anni, affiancati da attori adulti e con una certa esperienza. Perché proprio i giovani? Noi pensiamo che, se opportunamente guidati, possano essere efficaci e interessanti da ascoltare".
Uno spettacolo che, come anticipato, mette al centro lo sport come tramite per affrontare il tema della competizione: "La linea principale è, appunto, lo sport - proseguono -, e l'eccessiva competizione che in diverse occasioni ne consegue. Nella società, in generale, è sovente presente una retorica del vincere a tutti i costi e che in caso di sconfitta, sei un perdente. Nella vita facciamo fatica ad accettare che a volte sbagliamo e che per imparare ci vuole del tempo: non si può sempre vincere".
Lo spettacolo si svolgerà in due parti differenti l'una dall'altra ma che si intersecheranno costantemente durante lo svolgimento: "Saranno presenti quattro attori in scena e una quinta voce fuori campo - specificano Abate e Frola - che li accompagna fino alla fine delle scene. Nel dettaglio, i quattro ragazzi intraprendono una sorta di percorso di recupero in una specie di centro e devono 'disintossicarsi' dallo sport, dall'eccessiva competizione che ne comporta. Inoltre, durante lo svolgimento si intersecheranno anche degli episodi di una serie tv, sempre sul filone sportivo, che ricordano la classica trama dell'allenatore che motiva il giocatore e che dopo scende in campo vincendo. Ripetiamo, sempre ovviamente in chiave ironica, perché il nostro obiettivo non è fare la morale: pensiamo che sia più efficace veicolare il messaggio, con la riflessione che ne consegue, facendo ridere il pubblico senza mettere in scena una narrazione pesante".
L'obiettivo, quindi, è chiaro: affrontare un'importante tematica sociale in chiave ironica, senza appesantire lo svolgimento dello spettacolo, coinvolgendo attivamente, inoltre, anche il pubblico: "Quello che vorremmo sempre nei nostri spettacoli è che il pubblico non rimanga muto - raccontano Abate e Frola -. Anzi, essendo proprio in chiave ironica, le persone possono ridere senza nessun timore o preoccupazione. In alcuni momenti, sempre al pubblico verrà richiesto di partecipare e quindi ci sarà una vera e propria interazione, che non sarà tantissima ma confinata in uno specifico momento. Per quanto concerne, invece, l'interpretazione delle scene, talvolta è aperta, mentre altre volte no".
'Liberatutti' ha ottenuto diversi riconoscimenti ed è stato finalista a FIT Lugano 2023, Intransito 2023 e Inbox Verde 2023, oltre ad essere stato selezionato per Segnali Festival 2023, Suq Festival 2023 e La meglio gioventù Festival 2023: "I premi e i riconoscimenti per noi non sono l'obiettivo ma un mezzo utile per farci riconoscere e poter anche ottenere repliche, oltre a costruire una reputazione - affermano i registi -. Teniamo conto che, questo spettacolo, non è facile da piazzare essendo che ha un costo importante avendo noi diversi attori: ci siamo resi conto che poteva essere difficile ma le conferme che stiamo facendo bene le abbiamo avute grazie proprio a questi riconoscimenti".
Non solo Genova: in cantiere ci sono altri appuntamenti, ancora da confermare, che vedranno lo spettacolo approdare in diverse città d'Italia. "Abbiamo alcune repliche in forse - chiariscono i registi -. Dovrebbe essercene una in Val d'Aosta verso aprile e una in Romagna nel mese di Maggio. Attualmente stiamo definendo le repliche estive e possiamo affermare che ne avremo già una certamente a settembre in Umbria".