"A Genova ci sono studenti che se ne vanno per mancanza di alloggi e di opportunità, e anziani che restano soli, in case troppo grandi e troppo vuote. Nel mezzo, una città che ha perso l’occasione di diventare davvero universitaria, inclusiva, viva", così scrive sui social Silvia Salis, la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Genova.
Durante il convegno sull’housing sociale organizzato da ADI Genova all’Albergo dei Poveri, occasione che ha visto un dialogo con diversi studenti, sindacati e associazioni, Salis chiarisce che "è emersa con forza un'idea chiara: riabitare Genova significa farla tornare solidale, connessa, abitata da generazioni diverse".
"Oggi abbiamo edifici pubblici inutilizzati, decine di migliaia di appartamenti sfitti, spazi vuoti. Abbiamo ragazzi che cercano una stanza a prezzi ragionevoli e anziani che chiedono compagnia, servizi essenziali, sostegno quotidiano. E abbiamo anche piccoli proprietari che fanno affidamento su quell'affitto per vivere: serve equilibrio, non possiamo costruire una politica sulla casa che scarichi tutto su di loro", prosegue.
Poi la proposta: "Da Sindaca, avvierò la progettazione di studentati diffusi, proporrò affitti calmierati in cambio di piccoli servizi di vicinato e un nuovo modello di social housing integrato nella città, non ai margini".
"Non bastano le carte bollate. Serve visione, responsabilità, coraggio, perché la casa non è solo un tetto: è il primo passo per sentirsi parte di una comunità. Ripensiamo insieme abitazioni, mense e trasporti pubblici per una Genova più equa, che non lasci indietro nessuno", conclude.