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Attualità | 08 ottobre 2025, 19:08

Gli studenti universitari: "Nella mozione di UniGe ancora una volta si evita il termine genocidio"

L'accusa di Sinistra Universitaria: "Continueremo a mobilitarci finché l’Università di Genova e il suo Rettore non prenderanno una netta posizione di condanna"

Gli studenti universitari: "Nella mozione di UniGe ancora una volta si evita il termine genocidio"

Ancora alta tensione all'università di Genova. Si è da poco concluso il Senato accademico e, secondo una nota di Sinistra Universitaria, "noi avevamo proposto una mozione che prevedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina, una ferma contrarietà al genocidio e lo stop agli accordi con le università e le aziende che abbiano coinvolgimenti o prestino il loro supporto al genocidio che Israele sta compiendo nei confronti della popolazione palestinese". La mozione è stata bocciata e ne è stata approvata una "annacquata, con molte differenze" rispetto alle intenzioni della senatrice proponente, Serena Settembrini.

“La nostra mozione - dichiara Settembrini - aveva il preciso scopo di eliminare ogni profilo di complicità del nostro ateneo con i crimini e il genocidio compiuti da Netanyahu e dal suo esercito. Purtroppo constatiamo che ancora una volta UniGe sceglie di approvare un documento debole, pavido, incompleto, in cui si evitano accuratamente parole chiave come "genocidio" e "decoloniale", ignorando le richieste provenienti dalle mobilitazioni studentesche e popolari di queste settimane. La mozione che è stata approvata al posto della nostra risulta quindi insoddisfacente dal nostro punto di vista.”

La reazione di fuoco del sindacato universitario condurrà alla mobilitazione degli studenti e delle studentesse, che esigono risposte e provvedimenti seri in merito alla complicità con Israele. “Non possiamo stare a guardare - aggiunge Michele Ciulla, coordinatore di Sinistra Universitaria - mentre in Palestina accade la carneficina in corso. Un genocidio che non avrebbe avuto nessuna rilevanza istituzionale se non ci fossimo mobilitati e mobilitate come popolo italiano. La mozione proposta da Settembrini era l’argine all’indifferenza del nostro ateneo, che non mostra nessuna attenzione sul tema. Continueremo a mobilitarci finché l’Università di Genova e il suo Rettore non prenderanno una netta posizione di condanna verso il genocidio e di rescissione dei rapporti con chi ne è complice.”

Redazione La Voce di Genova

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