All’ombra di Porta Soprana, affacciata sulla novecentesca piazza Dante, si trova la casa di Cristoforo Colombo e non passa giorno senza che qualcuno, genovese o turista che sia, non esordisca con la solita tiritera sull’autenticità o meno della dimora del navigatore.
Ma qual è la verità sul piccolo edificio?
Amatissima e certamente controversa, la casa di vico Dritto di Ponticello è tradizionalmente riconosciuta come luogo d’infanzia di Colombo.
L’edificio, come lo vediamo oggi, è una ricostruzione settecentesca dell’abitazione originaria, fortemente danneggiata (con ogni probabilità addirittura distrutta) dal bombardamento francese del 1684.
La ricostruzione non è stata posizionata a caso, al contrario tutto è basato sui registri cittadini che hanno ampiamente documentato che la famiglia d i Colombo si trasferì qui nel 1455, quando Cristoforo aveva appena quattro anni.
Domenico Colombo, padre del navigatore, di professione gestiva una bottega di tessitura della lana e vico Dritto di Ponticello, che una volta arrivava all’incirca dove oggi si trova via XX Settembre, era parte di quel Borgo dei Lanaiuoli che si snodava nella scomparsa zona di via Madre di Dio e che utilizzava le acque del Rivo Torbido per garantire l’attività degli artigiani.
Sulla facciata della casa è incisa una lapide in latino che celebra il legame storico tra Colombo e Genova: "Nulla Domus Titulo Dignior Paternis In Aedibus Christophorus Columbus Pueritiam Primamque Juventam Transegit" ossia: "Nessuna casa è più degna di considerazione di questa in cui Cristoforo Colombo trascorse, tra le mura paterne, la prima gioventù."
Nel 1887, il Comune di Genova acquistò la casa con l’intento di salvarla e valorizzarla come luogo simbolo della città, a conferma dell’origine genovese del navigatore e della sua storia.
Nonostante la casa sia legata alla figura di Colombo da una forte tradizione popolare e documentale, alcune controversie storico-critiche mettono in discussione la piena autenticità dell’edificio originario. È importante ricordare che molti edifici medievali sono stati ristrutturati, ricostruiti o modificati nel tempo, soprattutto dopo eventi distruttivi come guerre e incendi.
Questo non ne diminuisce certamente il valore simbolico e culturale. Lo stesso dunque accade per la Casa di Colombo, punto di riferimento per la storia della città e non solo.

















