Si protrarrà sino al 6 maggio lo sciopero dei giudici di pace cominciato lunedì scorso. Le adesioni sono superiori al 90%. Per tutto il periodo della protesta saranno garantiti solo gli atti urgenti e indifferibili e la tenuta di un'udienza a settimana.
Con la riforma voluta dal Ministro Orlando, per l'Unione nazionale dei giudici di pace "l'impiego dei magistrati onorari e di pace sarà limitato a non più di due giorni a settimana a fronte di carichi di lavoro che raddoppieranno, sia negli uffici del Giudice di Pace, sia nei Tribunali e nelle Procure, con tutte gli inevitabili disastri che ne conseguiranno, specie per quanto attiene alla durata dei processi ed all'indipendenza del giudice".
"Un Paese civile non può assegnare l'80% della giurisdizione civile e penale a magistrati dopolavoristi - sottolinea l'organizzazione - La riforma metterà in ginocchio l'intero sistema giudiziario, in un'ottica di privatizzazione della giustizia civile e depenalizzazione dei reati a scapito dei più elementari diritti dei cittadini".