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Cultura | 19 gennaio 2020, 15:13

Camogli, Lima e una curiosa meridiana

L’orologio solare del porto fu realizzato nel 1850 indicando la capitale del Perù a 6 ore a Est di Camogli

Camogli, Lima e una curiosa meridiana

Passando per quel borgo variopinto di Camogli, passeggiando nel porto, sicuramente lo sguardo si sarà posato su quella meridiana, retaggio del passato, che continua però a mantenere un suo particolarissimo fascino. Meridiana che entusiasma e che attrae appassionati, studenti, ma anche semplici turisti, i “furesti”, che per curiosità confrontano il loro orologio da polso con l’ora segnata dall’ombra sul quadrante dallo stilo.

Meridiana, che poi forse sarebbe più esatto chiamare orologio o quadrante solare, in quanto per meridiana si intende quel particolare orologio solare, come le meridiane piane, orientato perfettamente a meridione, con un numero uguale di ore mattutine e pomeridiane.

Difficile quindi trovare una meridiana classica su una parete verticale di un palazzo, perché difficilmente quella parete sarà rivolta esattamente verso sud. In questo caso, le meridiane/quadranti solari avranno un numero di ore differenti tra mattino e pomeriggio.  

L’orologio solare del porto fu realizzato nel 1850. In quel periodo, nella grandiosa era dei “Mille bianchi velieri”, i brigantini avevano a bordo un cronometro per determinare la Longitudine. Riuscire a determinare il punto nave preciso era fondamentale, evitava ritardi ma soprattutto evitava alla nave di transitare in acque pericolose.

I cronometri, però andavano controllati, e l’unico sistema per verificarne il funzionamento, era quello di confrontarli con le meridiane sulla terra ferma. La meridiana di Camogli, aveva quindi questa funzione, oltre a quella di rifasare l’orologio del campanile della chiesa.

Ma chi la realizzò? Probabilmente Lazzaro Bertolotto, un Capitano/Armatore, che con una formidabile preparazione astronomica, coronò il suo sogno e la vide finalmente decorata sulla sua casa. È una meridiana di tipo declinante, declinata ad Ovest, in questo caso, ad ore francesi.

All’inizio non mostrava i nomi delle città, vennero aggiunte in un secondo tempo, ai primi del ‘900, con lo scopo di abbellire il quadrante.

Ed ecco, che arriviamo alla vera curiosità di questa meridiana, la presenza cioè, della città di Lima, che giace tutt’ora a 6 ore a Est di Camogli, mentre nella realtà è ovviamente a 6 ore Ovest.

Ma perché questo grossolano errore? Tante le supposizioni. Si può provare ad immaginare, quando nella prima decade del ‘900, era in corso l’emigrazione verso le Americhe, in particolare verso il Perù. Nel corso di qualche restauro, è probabile che sia stato chiesto da qualche Comandante di aggiungere Lima.

Ma dove? Il restauratore osservando la meridiana, avrà visto che a sinistra poco era lo spazio, mentre a destra…. C’era già Tokio… ci stava anche Lima. Possiamo immaginare lo sconcerto di Capitani e Macchinisti alla vista di questo svarione geografico.

Anche i restauri successivi, però, non hanno mai corretto l’errore, proprio per rispettare l’integrità di questo bene culturale.

Quindi orologi solari, antichi come l’uomo, veri custodi del tempo, costruiti sulle case da gnomonisti a fine ‘800, per guadagnarsi di che vivere. Un mestiere ormai dimenticato, un’arte che coinvolgeva nella costruzione scienze come l’astronomia, la matematica, la trigonometria, la geografia, ma anche le lingue classiche, la filosofia, la storia e l’architettura.

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Zenet / Paola Garetti

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