La possibile chiusura di Giglio Bagnara a Sestri Ponente ha scosso l'intera comunità e sollevato interrogativi sul futuro del commercio locale. Il consigliere Fabio Ceraudo (Movimento 5 Stelle) ha portato la questione in Consiglio Comunale, chiedendo all'Amministrazione "quali misure intendesse adottare per evitare tale chiusura che rappresenterebbe un danno per l'intero quartiere e un altro passo verso la desertificazione dei negozi storici iniziata ormai da tempo. Si chiede altresì di salvaguardare i 29 dipendenti e le loro famiglie che rischiano di trovarsi senza reddito".
L'Assessore all'Urbanistica Mario Mascia ha risposto alle interrogazioni, sottolineando la complessità della situazione e l'importanza di un approccio costruttivo. Mascia ha evidenziato come le difficoltà non riguardino solo il negozio in sé, ma anche "l'assetto societario della società di riferimento". Di fronte alla procedura di liquidazione volontaria e al licenziamento collettivo avviato dalla proprietà di Giglio Bagnara, l'Assessore ha dichiarato che l'Amministrazione si è subito attivata tramite la Genoa Business Unit per garantire un futuro ai lavoratori e una continuità occupazionale.
A tal proposito, Mascia ha annunciato che un primo incontro è già avvenuto il 24 febbraio e che "un ulteriore incontro è previsto per lunedì prossimo 10 marzo, durante il quale si inizieranno a valutare anche le prime manifestazioni di interesse per la riqualificazione dell'attività".
L'Assessore ha inoltre evidenziato come il problema del commercio richieda una pianificazione strategica del territorio comunale. In quest'ottica, l'Amministrazione sta lavorando a una pianificazione che ponga la prossimità e il carattere "friendly" come linee strategiche, con l'obiettivo di garantire i bisogni essenziali dei cittadini, compreso l'accesso a negozi di vicinato in ogni centro della città.
Mascia ha criticato il precedente Piano Urbanistico Comunale (PUC) del 2015, ritenendolo superato e non funzionale alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini, in quanto mirava più a "garantire l'insediamento qua e là di qualche supermercato". L'obiettivo è di creare una rete commerciale di vicinato moderna e autentica, senza favoritismi verso alcuna realtà, nemmeno verso la grande distribuzione. "Noi crediamo che il principio di uguaglianza valga per tutti".
In risposta alle accuse di immobilismo mosse dall'opposizione, l'Assessore Mascia ha rivendicato l'impegno dell'Amministrazione nel trovare soluzioni concrete per sostenere i lavoratori coinvolti e per rivitalizzare il tessuto commerciale di Sestri Ponente. "Fare demagogia sulla pelle dei lavoratori non consente di risolvere problemi complessi", ha dichiarato Mascia, sottolineando la necessità di un atteggiamento costruttivo.
L'Assessore ha concluso ribadendo l'impegno dell'Amministrazione nel trovare soluzioni concrete per sostenere i lavoratori coinvolti e per rivitalizzare il tessuto commerciale di Sestri Ponente.