“Non è vietato mangiare la focaccia, ma non è nemmeno accettabile trattare il sagrato della basilica come un’area picnic".
Il Comune di Camogli prova a riportare ordine dopo le polemiche e le discussioni dei giorni scorsi nate da un’errata lettura dell’ordinanza 58 del 18 luglio 2025 sul decoro urbano.
Proprio l’ordinanza comunale aveva generato confusione e prese di posizione varie, sia via social sia a mezzo stampa. In particolare, alcune interpretazioni avevano portato a intendere un divieto di mangiare all’aperto o addirittura una specie di ‘bando della focaccia’.
A innescare il corto circuito comunicativo è stato un passaggio che vieta il “bivacco” su alcune aree cittadine, tra cui piazza Colombo, via all’Isola e soprattutto il sagrato e la scalinata della basilica di Santa Maria Assunta, tutti luoghi che, come specifica l’Amministrazione, “sono di un luogo che appartiene alla Chiesa ed è, quindi, proprietà privata”.
Il chiarimento è arrivato con una nota ufficiale dell’Amministrazione comunale, che ha voluto evitare “ogni possibile strumentalizzazione” del provvedimento.
L’ordinanza “non fa alcun riferimento al consumo della focaccia – si legge nel documento di precisazione ufficiale – e non vieta assolutamente gli spuntini in strada né è questo il senso dell’ordinanza dove in nessuna sua parte viene riportato questo concetto”.
Non si vieta dunque di mangiare seduti su una panchina o un muretto. Si vieta invece il bivacco, nel senso proprio del termine: il pernottamento o l’occupazione impropria di spazi pubblici o privati, con tanto di stazionamenti prolungati, zaini, coperte e abiti sparsi.
La scelta del termine “bivaccare”, ammettono da Palazzo comunale, ha probabilmente contribuito al fraintendimento. Ma il riferimento alla definizione Treccani chiarisce la posizione dell’Amministrazione: bivacco è la sosta prolungata, non la pausa pranzo. E nelle intenzioni del sindaco Giovanni Anelli l’ordinanza è uno strumento per garantire la convivenza civile e la tutela dei luoghi “più delicati e iconici” del borgo.
Nel testo si legge ancora: “Non si vieta di consumare cibi e bevande seduti su panchine, muretti o altri spazi pubblici a funzione collettiva”. Ciò che è vietato, piuttosto, è l’abbandono dei rifiuti o l’adozione di comportamenti che non rispettano il contesto urbano e culturale.
L’ordinanza ribadisce anche il divieto di circolare o sostare in costume da bagno, a torso nudo o scalzi nei luoghi pubblici del centro. Non è una novità per Camogli, dove in estate l’afflusso turistico è molto elevato e il rispetto di certe regole è ritenuto essenziale per mantenere ordine e accoglienza.














