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lavocedigenova.it | 02 novembre 2018, 08:00

La musica di Al Vox e le sfumature anni ‘80: “Libero da etichette, faccio quello che mi pare”

Il giovane talento genovese ripesca dai grandi classici della New Romantic per creare uno stile del tutto personale (VIDEO)

La musica di Al Vox e le sfumature anni ‘80: “Libero da etichette, faccio quello che mi pare”

“Il mio personaggio...sono io, perché sono esattamente come mi vedete”.

Alberto Lupia, in arte Al Vox, è un concentrato di sonorità e spunti artistici differenti, lo si capisce già dalle prime parole che scambiamo, poco prima di far partire la registrazione.

Classe 1992, fa parte della scena musicale genovese dal 2007, quando ha cominciato a sperimentare grazie ai suggerimenti del padre, il quale lo ha sempre spinto verso le grandi personalità anni ‘80-’90, come Queen, Depeche Mode e Genesis, diventati di fatto tra i suoi punti di riferimento.

Un bagaglio artistico-musicale così definito, tuttavia, non è bastato a etichettarlo nel genere della New Romantic, alla quale, comunque, si dichiara molto legato. “Ho iniziato a fare musica all’interno di due progetti musicali - spiega - dove erano coinvolte più persone. In questo contesto il genere musicale era già avviato e mi adeguavo ad esso. Dal 2014, però, ho deciso di intraprendere la carriera da solista - continua - e mi sono liberato dalle etichette. Ad oggi con la mia musica faccio ciò che voglio e realizzo tutto quello che mi passa per la testa”.

Se per molti artisti il rientrare all’interno di un genere è forse l’obiettivo più ambito - come chi aspetta con ansia che Spotify scelga una sua immagine da utilizzare come copertina di una playlist neanche fosse la prima pagina di Vogue - per Al Vox questo appare riduttivo e limitante. “La mia preoccupazione - tiene a precisare - non è quella di creare qualcosa che faccia parte di un genere. La mia preoccupazione è svegliarmi al mattino e non avere niente da creare. Non mi interessa alimentare un genere, mi interessa alimentare la mia continua creatività”.

Un artista legato ai colossi del passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. Nella sua carriera ha realizzato 3 CD, due già usciti da tempo e uno in lavorazione, di cui è prevista l’uscita per il 2019. “Alter Ego è il mio terzo disco e sancirà la chiusura del percorso intrapreso nel 2014. Questo sarà infatti l’ultimo disco che farò prima di dedicarmi interamente allo streaming. Il vecchio Al Vox, che potrete ancora ritrovare all’interno di quest’ultimo lavoro, lascerà spazio ad un nuovo prodotto, frutto di una nuova filosofia”.

Nel frattempo l’artista sta lavorando al videoclip del secondo singolo di lancio, intitolato “I Know”, che vede coinvolti - nella fase di produzione e post produzione - giovani talenti dell’ambito del videomaking genovese, al quale il cantante rivela di essere molto legato.

“Stefano Pulcini e Simone Putzu - i due registi - sono due ragazzi strepitosi. Lavorare con loro significa principalmente divertirsi, ma senza mai dimenticare la professionalità”.

Genova, dunque, si rivela ricca non solo di musicisti e cantautori ma anche di talentuosi professionisti delle arti visive che, da dietro l’obiettivo, traducono e realizzano i progetti, spesso confusi, degli artisti, trasformando le idee in immagini e dando concretezza all’astrazione della musica.

 

Giovanna Ghiglione

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