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Municipio Medio Levante | 14 luglio 2021, 11:00

Caso posteggi in via Piave ad Albaro, positivo il primo passo

Dopo la trasformazione di 39 parcheggi 'Isola Azzurra' in ‘Blu Area’, nel Municipio VIII Medio Levante, i residenti attendono il passo successivo: la riduzione della velocità per garantire la sicurezza

Caso posteggi in via Piave ad Albaro, positivo il primo passo

Via Piave, positivo il primo passo. È trascorso oltre un mese da quel sabato 8 maggio, mattina di manifestazione civile dei residenti, organizzata e coordinata da Legambiente, che chiedevano una viabilità sostenibile davanti a Esselunga, supportati dai rappresentanti del Partito Democratico.

Qualcosa è già cambiato dopo la trasformazione di 39 parcheggi ‘Isola Azzurra’ in ‘Blu Area’ ad Albaro, ma i residenti attendono il passo successivo: la riduzione della velocità per garantire la sicurezza.

A 9 mesi dall’inaugurazione del primo supermercato Esselunga a Genova, che ha stravolto il traffico di via Piave, ma anche di via Rosselli, via Gobetti e via Arrighetti, sono oggi aumentati i parcheggi per i residenti, tra le richieste dei comitati che avevano manifestato e non per la prima volta. I comitati avevano manifestato prima dell’apertura a dicembre, già ipotizzando una viabilità compromessa e insostenibile. Lunedì la prima svolta.

“Una novità positiva”, la definisce Ernesto Salamoni, tra i principali promotori del presidio di via Piave: “Sì, una parte dell’Isola Azzurra è diventata ‘Blu’ da lunedì e siamo soddisfatti perché avevamo insistito molto su questo e la situazione in effetti è già migliorata. In particolare sono due gli aspetti positivi: quello di aiutare i residenti a trovare parcheggio e anche quello di andare nella direzione giusta di chi si muove nel senso della transizione ecologica e possiede auto ibride o elettriche che non pagano queste soste”.

Resta in piedi la questione velocità: i comitati infatti avevano chiesto di ridurre il limite proprio in via Piave ai 30 Km/h: “Chiediamo che nei giorni feriali il percorso ciclabile diventi misto e anche un limite di velocità di 30 km/h in queste vie così come già in vigore in corso Italia, questo equilibrerebbe il traffico”.

Ciò in virtù del fatto che i parcheggi ‘a pettine’ sono pericolosi per gli utenti della strada, anche considerando che sono aumentati per via della presenza del nuovo supermercato: “Soprattutto abbiamo chiesto la riduzione in via Piave, via Rosselli e via Gobetti: qui sarebbe essenziale considerando i due ingressi di Esselunga su via Piave e via Rosselli”.

Ancora aperta anche la problematica degli orari ridotti al supermercato che al momento non sono stati contemplati (da 7,30-21 ridotto a 8,30-20), così da far diminuire l’inquinamento acustico per chi abita in zona, ma l’urgenza resta il limite della velocità: “Speriamo che questo sia un primo passo per andare incontro alle nostre esigenze e auspichiamo che a breve venga ridotta almeno la velocità in queste vie, iniziativa anche di rapida soluzione, se si volesse davvero mettere in atto”.

Erano una decina le richieste dei residenti alle istituzioni, a partire dall’inquinamento acustico esploso insieme a quello provocato dallo smog. I parcheggi in via Piave, poi, sono utilizzati dai dipendenti di Esselunga: si chiedeva che il 10% di quei 215 parcheggi, mai occupati completamente, fosse destinato al personale, ma anche una schermatura della rampa d’accesso in salita, che provoca eccessi di gas di scarico e rumore. Resta il problema dei riflessi dell’impianto fotovoltaico sul tetto del supermercato, pericolosi e fastidiosi per i palazzi e pare anche per i velivoli; tutte richieste già sottoposte alle istituzioni ad aprile. Esselunga annunciava provvedimenti, mai messi in pratica.

Rosa Cappato

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