La stagione della raccolta dei funghi è alle porte, sperando in un meteo favorevole. La pratica interessa tutto il territorio dell'entroterra ligure che ogni fine estate e inizio d'autunno vede coinvolte decine e decine di appassionati, spesso quasi dei professionisti del settore.
Quest'anno però i cercatori di funghi dovranno fare qualche attenzione in più per via dell'istituzione della cosiddetta "zona rossa" per la peste suina africana e il relativo divieto a praticare ogni attività di interazione diretta o indiretta nell'area indicata come possibile luogo frequentato dai cinghiali infetti, al fine di evitare di "trasportare" involontariamente il virus, molto resistente in natura, e allargarne l'espansione. Nella provincia di Genova la zona rossa riguarda i comuni di Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi e Vobbia.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Liguria ha quindi diramato, su indicazioni dei ministeri interessati, una circolare per i cercatori di funghi operanti sia nei territori dei consorzi, sia al di fuori di detti consorzi e i cercatori di tartufi aderenti alle associazioni.
I cercatori dovranno inviare all'indirizzo e-mail "monitoraggi.psa@regione.liguria.it" una comunicazione per l’avvio dell’attività dove andranno indicati nome, cognome, luogo e data di nascita e anche il Comune nel quale sarà svolta l’attività durante la stagione.
La decisione arriva in seguito alla proposta dell'assessore all'Agricoltura, Alessandro Piana, e si inquadra nell'attività di monitoraggio per la ricerca di carcasse di animali deceduti.