Focus su Genova, ma un occhio sempre attento alle dinamiche nazionali della coalizione di centrosinistra. E una certezza: “La coalizione che ha vinto a Genova potrebbe vincere quasi ovunque, se riprodotta”.
In un’intervista a La Stampa, la sindaca Silvia Salis promuove a pieni voti il modello che l’ha portata alla vittoria, proprio nei giorni in cui si dibatte della costruzione delle varie coalizioni per le imminenti elezioni regionali in vari angoli d’Italia.
“Serve una nuova consapevolezza - aggiunge - meno voglia di differenziarsi, più voglia di essere unitari, come dice Elly Schlein. Bisogna riuscire ad aggregarsi. C’è la necessità di consolidare un campo”.
Parole che allargano lo sguardo ben oltre i confini cittadini, anche se, per ora, respinge al mittente ogni domanda in merito a un suo interesse per il panorama politico nazionale: “Mi occupo della mia città, lavoro tanto bello quanto faticoso, e in giro mi confronto soprattutto con sindaci e amministratori”.
Ma, ciononostante, non risparmia critiche alla premier Giorgia Meloni: “Meloni appena è arrivata ha chiesto di farsi chiamare ‘signor presidente’. Sarebbe bello che una donna al potere non si appropriasse di meccanismi legati al mondo maschile. Deve dare segnali alle altre, come sto cercando di fare a Genova con la giunta e le nomine”.













