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Cultura | 02 luglio 2022, 15:57

Quando la notizia è buona: la storia veicolo per vivere bene il futuro, Udi e Deina unite per insegnare Resistenza e storia delle donne

Un percorso dedicato a studentesse e studenti di istituti secondari di II grado, che illustra il nostro recente passato. Il mondo corre in fretta e la storia è anche quella di epoche appena passate ma non vissute dai giovani di oggi

Quando la notizia è buona: la storia veicolo per vivere bene il futuro, Udi e Deina unite per insegnare Resistenza e storia delle donne

La storia e gli eventi del passato per proiettarsi nel futuro con consapevolezza. Appare questo lo scopo dell’iniziativa ‘Percorsi storico-educativi della memoria genovese’, realizzata dall’Associazione Udi Genova in collaborazione con Associazione Deina di Torino. Un progetto che prevede un percorso di formazione che riguarda insegnanti, formatrici, ricercatori e volontari, allo scopo di acquisire metodologie educative e strumenti partecipativi, spiegano all’associazione genovese, “in grado di promuovere la consapevolezza storica e civica tra le studentesse e gli studenti degli istituti secondari di II grado”.

Udi e Deina in un asse Genova-Torino che tuttavia include anche altre realtà genovesi, come l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Anpi e Arci, e il progetto che si è pure avvalso del contributo della Presidenza del Consiglio regionale relativo alla legge regionale 9/2004, sui valori della Resistenza, i principi della Costituzione e il Giorno della Memoria.

Quattro i moduli del progetto, ognuno dei quali usa e approfondisce una tecnica formativa diversa, sempre però in linea con un approccio metodologico interattivo che permette alle/ai partecipanti di acquisire la capacità di trasmettere e rivitalizzare la storia della nostra città tramite l’attraversamento fisico e la conoscenza cognitiva ed emotiva di alcuni luoghi della memoria. Ovviamente spiccano in tutto ciò i luoghi del periodo della Resistenza che vanta tra le donne anche staffette partigiane e della lotta che fecero le donne per conquistare quei diritti sociali, politici e civili che spettavano loro.

A fine corso per i partecipanti ci sarà un’interessante mappa interattiva con itinerari e luoghi d’interesse storico della città. “Anche la sede dell’associazione è un luogo storico - spiega la socia Udi Caterina Rizzo - Ospita una biblioteca e un archivio di interesse nazionale riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali e Archivistici Soprintendenza Liguria. Ed è luogo di memoria vivente, di scambio intergenerazionale e formazione politica, grazie alla presenza e al lavoro costante di donne appartenenti a generazioni diverse, unite per mantenere alta l’attenzione sui diritti delle donne e sulle nuove generazioni”.

Partecipare al corso è gratuito e coinvolge insegnanti, ricercatori/trici, storici/che, educatori/trici e formatori/trici, selezionati sulla base di competenze e disponibilità ad organizzare, al termine del percorso, itinerari storici e formativi con studenti e studentesse che frequentano gli istituti superiori.

Dino Frambati

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